Sicuramente insicuri
Ride verde chi ride ultimo – Un uragano colpisce la Florida, la certezza dell'azione umana dietro le alluvioni schiaffeggia l'Europa, ma protestare non è un'opzione
Nuova settimana, nuove tempeste, nuovo episodio! In questi giorni sul bus ho incontrato una vecchina che riassumeva ad una sua amica la storia della politica italiana — da Berlinguer a Beppe Grillo sulla 90 Circolare destra. L’ho ritrovata ieri mattina che inveiva contro il referendum sulla cittadinanza, sugli immigrati, sui comunisti “figli dei nazisti.” Avrei dovuto chiederle cosa pensa della crisi climatica? O semplicemente se avesse preso le medicine? Sarà per la prossima.
Ci sono diverse di cui parleremo oggi, ma prima: vi sta piacendo la struttura della newsletter? Fatemi sapere! Ora sotto con le notizie della settimana:
📰 BREAKING le NEWS 🌍
1. La Florida è stata colpita dall’uragano Helene
Il National Hurricane Center aveva diramato giovedì l’allerta a tutti i cittadini invitandoli ad evacuare. La tempesta di categoria 4, annunciata come “catastrofica e letale”, si stava avvicinando allo Stato che, visto dall’alto, è il pisello del Nord America. La testa di questo pisello è il governatore Ron DeSantis, ideologicamente schierato contro la transizione ecologica, tanto che a maggio di quest’anno aveva fatto cancellare qualsiasi riferimento alla crisi climatica dalle leggi statali. Chissà se ora proverà a cancellare magicamente anche tutta l’acqua che ha devastato le città costiere? Dopo la Florida, l'uragano ha colpito Georgia e Carolina del Nord facendo almeno 20 vittime (nel momento in cui scrivo), nonostante sia sceso di intensità mentre si spostava sugli Stati confinanti. Del resto, nessuno gli ha dato il cambio alla guida.
Trovate qui in inglese e qui in italiano un’ottima spiegazione grafica sulla differenza tra le varie categorie degli uragani, che vanno da 1 a 5 come i questionari sulla pulizia dei bagni agli Autogrill. In questo caso Helene è arrivato in Florida come categoria 4, cioè “pavimenti un po’ sporchi ma almeno c’erano carta e sapone”.
2. L’Unione europea vuole declassare lo status di protezione del lupo
Ursula von der Leyen - il cui pony era stato ucciso da un lupo l’anno scorso, ma non se l’è certo legata al dito - ha detto che “la concentrazione dei branchi di lupi in alcune regioni d’Europa costituisce ormai un pericolo reale per il bestiame”. Come cambiano le cose: ora è il lupo che deve costruirsi in fretta una casa di mattoni, prima che i padroni dei tre porcellini vengano a prenderlo.
3. La California fa causa al gigante dei combustibili fossili ExxonMobil per aver ingannato il mondo sul riciclaggio della plastica
L’accusa del procuratore generale Rob Bonta alla multinazionale dell’inquinamento conosciuta in Italia come Esso, e nella Terra di Mezzo come Sauron, è di avere portato avanti decenni di marketing ingannevole sulla possibilità di riciclare in modo efficace le plastiche ormai onnipresenti sul pianeta. Exxon è una delle più grandi produttrici di questa famiglia di materiali, poiché plastiche e fossili sono un terribile culo-e-camicia, più di Pio e Amedeo, più di Giorgia Meloni e Elon Musk. Era uscito a febbraio 2024 un report del Center for Climate Integrity che denuncia i continui finanziamenti delle aziende fossili alle campagne di disinformazione sul riciclaggio, propinato falsamente come cura definitiva ad ogni problema ambientale:
“Abbiamo gli oceani pieni di plastica”
“Riciclo!”
“Sono state trovate microplastiche nel corpo umano”
“Riciclo!”
“Mia nonna si è rotta il femore”
“Triciclo!”
La realtà è che appena il 9% dei polimeri che chiamiamo plastica trovano effettivamente un nuovo utilizzo, il 12% circa viene incenerito, il resto finisce in discarica e da lì negli ecosistemi. E le aziende del fossile lo sapevano benissimo, a giudicare dai loro documenti interni e dal fatto che loro, la plastica, la buttano nel secco.
Non è nemmeno la prima volta che la California annuncia di voler portare in tribunale la sporca industria fossile: a settembre 2023 il governatore Gavin Newsom aveva lanciato una causa contro la stessa Exxon e le sue sorelle BP, Chevron, ConocoPhillips e Shell, più la loro associazione di categoria (l’equivalente di una tata?) American Petroleum Institute. L’obiettivo delle cause è costringerle a sborsare soldi con cui riparare ai danni immensi che stanno causando. E perché no, togliersi quell’aria da “me sento ‘stocazzo” dalla faccia.
4. La transizione energetica mondiale è alla nostra portata
Il recente report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia afferma che triplicare le rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica è fattibile se si mettono in campo le giuste condizioni. È proprio come quando la sera stai guardando una serie e vorresti alzare il volume: il telecomando è lì, puoi arrivarci, basta muovere il sedere e allungare il braccio. Serve però una vera volontà politica. La stessa con cui convincere la tua ragazza ad alzarsi al posto tuo.
Eh sì, e poi?
Gli stadi della NFL (lega football americano) messi al servizio della popolazione come rifugi di emergenza durante i disastri ambientali (Washington Post). Sono considerati luoghi ideali per accogliere tante persone in caso di uragani e alluvioni. L’unico fastidio sarà capire come evitare che le cheerleader rallentino i soccorsi.
La tempesta Boris è stata resa due volte più probabile dal riscaldamento globale causato dall’attività umana (Icona Meteo | in video su Ohga). x2, proprio come la velocità a cui ascolti gli audio WhatsApp di tua zia che si lamenta nuovamente di tuo cugino.
Si possono costruire case con funghi coltivati e cespugli invasivi? (un mio video). Se ci metti la panna, per me puoi fare quello che vuoi.
SUDATA FREDDA
DDL sicurezza, in Italia protestare contro i disastri climatici e l’inazione del governo vale il carcere (Il Post). La conferma che Giorgia è una vera madre italiana cristiana: se pensi di rincasare coi pantaloni sporchi dopo esserti seduto in mezzo all’autostrada, meglio che soccombi a caldo, siccità e alluvioni, caro mio.
Manifesto dell’eco-terrorista
A proposito della norma anti-Gandhi:
“Sono l’incubo dei governi di destra. Sono un’attivista ambientalista climatico.
In vena non ho sangue ma vernice arancione, la sputo tipo puzzola se mi sento attaccato.
Mi attacco all’arte se mi sento ansiato.
Piscio inchiostro di carbone vegetale nelle fontane d’Italia.
Se mi guardi brutto in un locale, quando esci mi trovi seduto davanti alla tua macchina con i miei compagni: bloccati fino al sopraggiungere delle forze dell’ordine, non ti lasciamo andare.
A Meloni, Piantedosi e Salvini dico: tread lightly, se non volete che vi ritrovino nel cestello della mia bicicletta rossa.”
- El Ceciximo, leader supremo dei Vegani Disarmati Biorivoluzionari
🦀 vs 🐻❄️: un cambio di mascotte?
Per anni la crisi climatica ha avuto come immagine iconica un orso polare su un iceberg alla deriva. Una rappresentazione che non trasmette gli impatti devastanti sulla società umana, al più ci fa venire voglia di un bel viaggetto al Nord (costosetto ma sai i like che tiri su, su Instagram?). Prendendo spunto da ciò che spiega benissimo Stefano Liberti in questa puntata della newsletter A Fuoco, propongo allora di passare a qualcosa di più vicino a noi tutti: il granchio blu che si mangia tutte le vongole del Mediterraneo. Pensateci, è perfetto. Non solo è una problematica che ci tocca da vicino in Italia, soprattutto perché abbiamo già comprato gli spaghetti per la cena di stasera. Ma è anche un’alternativa decisamente più inclusiva: molto più attuale un granchio colorato extracomunitario rispetto al solito orso bianco del Nord, magari pure etero e cis.
🍿 Un pop di clima qua?
Ci avete mai pensato che nel 2100
Saran finiti i pesci, sarà sciolto il cemento
Vivremo nelle grotte e sarà un nuovo inizio
Sarà bellissimo affacciarsi giù dal precipizio
Così si apre Canzoncina, brano del 2023 di Margherita Vicario il cui ritornello ti entra in testa e non se ne va più. È una visione ironica e divertente di un pianeta in cui siamo senza acqua, senza luce ma senza particolari preoccupazioni a riguardo. Suona familiare, eh? Nella seconda strofa aggiunge: E si farà l'amore anche con le farfalle / E niente matrimoni quindi niente sberle, cosa che mi preoccupa un po’ sul tipo di documentari che l’artista si guarda. Ma scagli la prima pietra chi non ha mai cancellato la propria cronologia.
👉Hai incontrato film, serie TV, romanzi, canzoni che fanno riferimenti gustosi a clima e ambiente? Segnalameli e ne parliamo nei prossimi episodi!
📸 Nature dump
La mia foto preferita dei Comedy wildlife photography awards 2024:
Ciao, io sono Mattia Iannantuoni e questa è la fine di Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale.
Recupera tutte le vecchie puntate su Substack, sono disponibili gratuitamente, e condividile per aiutarmi ad andare avanti!
Vuoi parlare? Commenta questa puntata su Substack o scrivimi a mattindaworld@outlook.it. Mi trovi anche su Instagram!
Alla prossima settimana!
Mattia
P.S.
Comunque non volevo insultarti, dandoti del "più serio di prima" xD
Forse è dovuto al fatto che, almeno come mia impressione, lo spazio fisico dedicato all'arguzia e all'ironia è inferiore rispetto a prima, parlando proprio di proporzione di frasi/parole ironiche VS descrizione dei fatti.
La nuova versione della NL mi sembra più seria di prima.
Tratta argomenti interessanti, ma con meno satira/ironia/arguzia.
Un'altra canzone che tratta di cambiamento climatico è "La punta dell'iceberg" di Eugenio in Via di Gioia!
Grazie per il tuo lavoro