Cannucce nel naso della Storia
Ride verde chi ride ultimo - Tecnofossili, il ritorno delle cannucce di plastica, Sanremo
Chissà se Elon Musk, vedendo i Coma_cose fare cuoricini sul palco dell’Ariston, avrà pensato: “Sapevo che avrei dovuto prenderli in squadra al FantaSanremo!”
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📰 BREAKING le NEWS🌍
Clima, Italia tra i Paesi più colpiti dagli eventi estremi: oltre 38.000 vittime in 30 anni (Icona Clima). Ma visto che nessuna di queste riguarda la vita privata di Fedez, anche chissenefrega.
21enne attivista keniana è rimasta per quasi due giorni abbracciata ad una pianta, un'impresa ora al vaglio del Guinness World Record (Green&Blue). E degli inquirenti, che stanno cercando prove del consenso dato dal vegetale.
In Sri Lanka c’è stato un blackout generale, forse a causa di una scimmia (ilPost). I colleghi: “Ultimamente era sempre distratta, ha problemi con la moglie.”
Gli aperitivi nelle baite sono sempre più desiderati ed esibiti, nonostante la progressiva sparizione della neve (ilPost). “Tranquilli, quella la porta il Giangi” fanno sapere dalla macchinata da Milano.
Nella nuova classifica della mobilità sostenibile, San Francisco, Parigi e Singapore prendono il podio, Milano e Roma restano molto più indietro (Green&Blue). Ma si giustificano: “Colpa dei sampietrini.”
In Italia mancano i dati sugli impatti economici e sanitari dell’inquinamento (Greenkiesta). Anche lui, come i nostri idraulici e dentisti, preferisce non fare fattura.
SUDATA FREDDA:
Molti dei Paesi più responsabili della crisi climatica hanno bucato la deadline per consegnare i loro nuovi impegni climatici alle Nazioni Unite (Internazionale). Ma a causa di Carlo Conti, non hanno nemmeno la scusa che Sanremo finisce troppo tardi.
L’ennesimo ordine esecutivo di Donald Trump: ora vuole il ritorno delle cannucce di plastica (RSI). Dopo la storia dei tappi attaccati alle bottigliette, la Lega teme un’ondata di auto-mummificazioni nel suo elettorato.
💾 Cosa penseranno di noi, i paleontologi? 🦖
“Era una civiltà figlia di Venere e Marte, dell’amore sensuale e del costante battagliare e fare guerra. O almeno, così possiamo desumere dal tenore dei commenti lasciati sui muri degli antichi social network, e dalla quantità impressionante di porno amatoriale.”
Racconteranno questo, di noi, i libri di storia del futuro? O meglio, i video da 60 secondi degli insegnanti-creator-divulgatori-digitali del futuro? Che magari non saranno manco umani, ma solo Intelligenze Artificiali.
“Speriamo che oggi la prof abbia un malware al server, così salta la verifica.”
Un team di paleontologi dell’Università di Leicester ha deciso di indagare come l’enorme quantità di materiale artificiale di oggi diventerà il bacino di reperti fossili del futuro. La provocazione della prof.ssa Sarah Gabbott e del prof. Jan Zalasiewicz è che se vuoi lasciare una tua traccia indelebile nella Storia, oggi non serve più diventare Hammurabi e codificare la Legge, ma ti basta gettare anche solo una semplice lattina di Coca-cola in un bosco. Che è una cattiva idea, ma non meno che iscriversi a Giurisprudenza.
Li chiamano tecnofossili e sono tanti, tantissimi, perché tanta tantissima è la roba di cui ci siamo dotati: mille miliardi di tonnellate di materiale, più di quanto pesi l’intera vita sul pianeta. E giura che lunedì volevamo iniziare la dieta. Tutto questo materiale è destinato a non scomparire. Tipo l’alluminio, di cui abbiamo prodotto 500 milioni di tonnellate in soli 70 anni, pari a ricoprire di carta argentata gli Stati Uniti e parte del Canada, che ora però non ci stanno in frigorifero. Una lattina di alluminio e plastica, col passare del tempo, potrebbe rimanere intrappolata sotto strati e strati di materiale, lasciando impronte indelebili nei sedimenti che studieranno gli scienziati del futuro. Quanti toscani all’ascolto ora correranno a formare la scritta “Pisa merda” con forchettine di plastica, sotto un sasso in giardino?
Il calcestruzzo sarà il tecnofossile più comune. Del resto, dagli anni 50 noi umani ne abbiamo messo in giro 1kg per ogni metro quadro di superficie terrestre, per un totale di 500 mila miliardi di tonnellate e infinite bestemmie di chi continua a sbatterci contro il mignolino. Ma pensate anche ai vestiti: i capi che noi indossiamo per una mezza stagione e poi gettiamo via sono fatti di tessuti polimerici che si conserveranno intatti per migliaia di anni, poiché i microorganismi che degradano le fibre naturali non li vorranno toccare. E infatti, alle fashion week di Milano e Parigi sono i critici più temuti. Oppure pensate a tutto il pollo che alleviamo per cibarcene, e che oggi corrisponde a due terzi della massa di tutti i volatili viventi sul pianeta. Le ossa raccolte e portate nelle discariche stanno costruendo vere e proprie fosse comuni che riempiranno di incubi l’immaginario della paleontologia del lontanissimo domani. Chissà se nel 3025 si ricorderanno le foibe aviarie, terribile lascito di eccidi di innocenti polli, ammassati e trucidati da mangiatori (comunisti).
L’inquinamento di oggi è il selfie che lasciamo sulla bacheca del Tempo. Forse, anche tutta l’abbondanza di dati che stiamo producendo, foto, video, storie, permetterà ai paleontologi di contestualizzarle, di comprenderle, evitando interpretazioni creative come le nostre sull’aspetto dei dinosauri. Mica che sul numero di Topolino del febbraio 4525 si leggeranno articoli intitolati “Il consumismo degli anni 2000 aveva davvero le piume?” Ma forse non ci sarà nessun umano, lì a interpretare, e il mondo sarà dominato da scarafaggi radioattivi super-evoluti, che guardando i resti di ossa umane circondate da cavi USB e microchip, da smartphone e scarpe, da unghia finte e borracce e calamite souvenir, commenteranno:
“E pensare che noi, la roba che non ci serve, la espelliamo dall’ano!”
🎲 Sosteniquiz!
🍿 Un pop di clima qua?
🎶Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Itali-Ahrgh.
Nuovo Sanremo, nuova infornata di spot Eni, quasi che non possa esserci musica senza combustibili fossili. Senza offesa a Massimo Ranieri.
Giulio Armeni di Filosofia Coatta la risolve però con Simone Cristicchi:
🏆Su un altro palco, intanto…
In settimana, l’attrice Hannah Einbinder ha vinto il Critics’ Choice Award per il suo ruolo nella serie HBO Hacks. E ha usato i pochi secondi sul palco per dire questo:
“Siamo sull’orlo di un’era molto oscura di negazionismo climatico. Gli scienziati della Chevron sapevano negli anni 80 che il riciclo della plastica non era efficiente, sapevano che solo il 9% è veramente riciclato, e che viene usato solamente una volta. L’industria dei combustibili fossili è da colpevolizzare per la crisi climatica e devono pagare per sistemare il casino che hanno fatto. Per fortuna possiamo usare le nostre voci su questo problema, perché il pianeta Terra starà bene, è l’umanità in pericolo.”
👉E tu hai film, serie TV, romanzi, canzoni che fanno riferimenti gustosi a clima e ambiente? Segnalameli e li proporrò nella prossima puntata!
Ciao, io sono Mattia Iannantuoni e questa è la fine di Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale.
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