Scende la pioggia, ma che fa?
Ride verde chi ride ultimo – L'Europa bagnata, la Terra che trema, inizia finalmente la terza stagione!
La reunion degli Oasis, Damiano David solista, i Linkin Park con la nuova cantante, Ursula von der Leyen e la sua Commissione. Cos’altro ci possiamo aspettare, di questi tempi? La Gialappa’s Band con Maria Rosaria Boccia al posto del signor Carlo? Chi lo sa!
Intanto ecco un Ride verde chi ride ultimo tutto ristrutturato! 🎉
Mi sono fatto aspettare, ma torno con una nuova forma in cui troverete:
Le notizie della settimana commentate (vecchia conoscenza, ampliata!)
Monologhino su cose che succedono, sono successe, succederanno
NOVITÀ | Una rubrica su film, canzoni, romanzi, fumetti, serie TV che parlano finalmente di crisi ecologica
BONUS | Rubriche special, meme e quiz secondo disponibilità
Insomma, tutto il necessario per appassionarsi (senza affossarsi) alla corsa verso un pianeta migliore🤞Sarà una stagione lunga e ricca di storie, quindi partiamo!
📰 BREAKING le NEWS 🌍
1. L’europa inondata dalla tempesta Boris
Prima ha portato distruzione in Austria, Polonia, Ungheria, Romania, Repubblica Cieca e Slovacchia, poi è arrivata in Italia. Almeno 24 vittime in meno di una settimana, migliaia di sfollati e danni per centinaia di milioni di euro. È tra i peggiori disastri in Europa dall’inizio del millennio, perfino più del dissing tra Fedez e Tony Effe. In Emilia-Romagna fra mercoledì e giovedì è piovuta una quantità d’acqua enorme, sugli stessi territori delle alluvioni che avevano scosso il Paese nel 2023. Sembra che a questo giro i cittadini siano stati informati per tempo grazie al sistema di early warning messo in piedi allora, pare che una mano l’abbia anche data Google Foto con le sue foto ricordo.
Insieme a caldo estremo e roghi estivi che ci hanno fatto compagnia quest’estate (e che al momento stanno chiudendo il tour in Portogallo), le alluvioni sono un regalino dell’overdose di combustibili fossili che riceveremo sempre più frequentemente. E a cui i governi europei devono imparare al più presto a rispondere, soprattutto le “scettiche” destre nazionaliste che hanno dilagato nell’Unione in questi ultimi anni: ci servono meno bracci tesi, più braccioli.
2. Il mondo ha vibrato per 9 giorni dopo che la fusione dei ghiacci ha causato una frana e un successivo mega-tsunami in Groenlandia
È successo nel settembre 2023 ma gli scienziati hanno capito il perché solo ora. E menomale che vi abbiamo fatto studiare, eh! La cima di una montagna di 1200 metri è collassata nel fiordo sottostante perché il ghiacciaio che la sorreggeva si è fuso, il che ha creato un’onda di 200 metri che ha rimbalzato su e giù per il fiordo, come l’acqua in una vasca da bagno. La vibrazione ha riverberato ovunque tanto che per 9 giorni i sismografi in vari punti del pianeta l’hanno registrata. Capite perché preferisco la doccia?
3. Una silenziosa rivoluzione fotovoltaica sta portando elettricità pulita in Asia, Africa e… ovunque
Il Pakistan è diventato il terzo più grande importatore di pannelli cinesi, procurandosi 13GW di capacità solare nei primi sei mesi di quest’anno, cioè il 30% di tutta la sua elettricità. Una cosa simile sta succedendo in Namibia, Zimbabwe, Eswatini, Lesotho, Madagascar e altri Paesi africani. Succede lontano dall’attenzione dei media, forse per Nord-centrismo, forse perché hanno messo il telefono in silenzioso. Nel frattempo, una nuova analisi del think tank Ember conferma che il solare installato nel mondo ha battuto ogni previsione e punta ad un aumento di quasi +30% rispetto all’anno scorso, che a sua volta era stato un anno da record. Con tutti questi nuovi pannelli, ci toccherà allargare i tetti.
4. In Italia coltiveremo perle?
È l’inaspettata opportunità offerta da un Mediterraneo che si surriscalda velocemente e attira specie aliene, tra cui la Pinctada radiata, un’ostrica originaria del Mar Rosso. Nel Golfo dei Poeti, vicino a Genova, è stata avvistata per la prima volta a fine 2023 e in meno di un anno sta già proliferando. E proprio qui l’associazione di coltivatori di ostriche si sta organizzando per imparare da quelli messicani come gestire questa specie e iniziare a commercializzare le preziose pietre. Come dicono i genovesi: “Meglio le perle del Mar Rosso, che i pirla di Milano”.
5. Un pacchetto di patatine ha cambiato un intero ecosistema
È successo in New Mexico, nel Carlsbad Caverns National Park. Un visitatore “disattento” e con le mani di burro ha fatto cadere una confezione di Cheetos per terra, che ha fatto il panico. Il rivestimento di mais inumidito ha permesso a funghi e microbi di svilupparsi, attirando ragni, mosche, acari che hanno creato una rete alimentare che ha diffuso i nutrienti, distribuendo a loro volta muffe lungo la roccia. E mio padre che mi ha sempre impedito di mangiare patatine prima di cena che se no mi rovinavo l’appetito… I ranger hanno dovuto rimuovere ogni singola particella di mais dalle pareti e ricordare al mondo che i siti naturali sono da visitare senza lasciare tracce. Che va bene che i Cheetos sono cibo spazzatura, ma almeno differenziamola.
Eh sì, e poi?
Le ondate di calore marine uccidono in massa le cozze nell’Adriatico (Green&Blue). L’unica speranza, secondo i ricercatori del CNR, è incominciare a calare gli spaghetti direttamente nel mare.
Il servizio postale americano adotta furgoncini elettrici per le consegne (Heatmap). Quale sarà il prossimo passo per la transizione energetica delle poste? Magari una sorta di lettera, che invece di essere di carta è tipo digitale e boh, ti arriva su PC e telefono, la butto lì.
L’Aia diventa la prima città al mondo a proibire la pubblicità di combustibili fossili (The Map Report). Al bando spot e cartelloni di aziende petrolifere, aeree e navali. Lo faremo mai anche noi, in Italia? E riusciremo a far passare come fossili i divani di poltronesofà?
SUDATA FREDDA
Nel 2024 cresce lo spreco alimentare, la causa è anche la scarsa qualità del cibo acquistato (LifeGate). Se il tuo partner fa la spesa male, ora hai una giustificazione ambientale alla violenza domestica.
Ferie tardive
Quest’anno ho lavorato fino alle ultime di agosto in una Milano calda, silenziosa, spettralmente rallentata. Quando a Milano aspetti la metro per più di 10 minuti sperimenti davvero l’eterno.
Ho voluto fare vacanze tardive perché speravo di sfruttare la poca conoscenza sulla crisi climatica degli albergatori e scroccare così temperature estive a prezzi da bassa stagione. Eticamente è una scorrettezza, è come quando per confortare i miei amici lasciati dalla ragazza dico che il mare è pieno di pesci, omettendo però che la pesca intensiva e temperature da record li stanno facendo sparire tutti.
“Non trovo nessuna che mi voglia!”
“Dovevi pensarci prima di andare al sushi all-you-can-eat ogni settimana, Paolo.”
Sono stato in Sicilia, una terra attanagliata dalla siccità per un anno intero e per più di quattro da mia madre, che vi si è trasferita. Ci sono andato in aereo (questa volta), esperienza che odio sempre più. Non tanto per il greenwashing disgustoso delle compagnie aeree o la difficoltà tecnologica di renderlo un settore a basse emissioni, ma per le persone che vanno in panico per paura di perdere il posto. Non il volo, eh, ma proprio il sedile da sotto il culo. Sono quelle che quando individuano il gate, si mettono subito in coda anche se manca mezz’ora. Poi salgono sull’aereo, solitamente dal portellone più lontano dalla propria fila, e iniziano a scollarsi a destra e a manca come giraffe a una messa Gospel, correndo con gli occhi lungo le cappelliere in cerca del fatidico numerino che dovranno occupare. Quando poi si siedono rumorosamente vicino a te, speri fino all’ultimo non abbiano il biglietto giusto, e che le hostess siano costrette a farle scendere al volo. O in volo, anche meglio.
Dopo la Sicilia, ho fatto una visita rapida a Venezia. Non c’ero mai stato e un po’ mi sono sentito tradito. Mi aspettavo di trovare l’overtourism DOP di cui si parla tanto. Quello dei biglietti di ingresso su cui ingiuriare (io populista), dei caffè più costosi dell’oro (io demagogo), dei residenti infuriati e armati coi Super Liquidator (io catalano), delle orde di asiatici che si fotografano a vicenda pensando di farsi un selfie (io razzista). Delusione. Ho trovato una città normale. C’era gente, sì, ma non più di quanta ne avrei trovata in piazza Duomo o al Colosseo o sul Ponte Vecchio, o in un qualsiasi McDonald’s alle 2 di notte.
Sarà che è vero quello che dicono i dati: la domanda turistica sta cambiando, la gente spaventata da ondate di calore e incendi, alle mete mediterranee preferisce sempre più mete nordiche come la Svezia, l’Olanda, l’Islanda. Abbandoniamo gli arancini per il cod atlantico, sostituiamo l’Etna con il Vatnajökull. Mentre ero in Sicilia ho chiesto ad alcuni commercianti locali come avessero preso il calo dei turisti.
“Vatnajökull pure tu!” mi hanno risposto.
Ci credo che poi la gente preferisce la Scandinavia, lì sono più cortesi.
🍿 Un pop di clima qua?
Nella quarta stagione di The Boys (la mia bingewatchata di agosto), Butcher ironizza sul nuovo superpotere di Starlight, che sta imparando a volare sfruttando l’elettricità dell’ambiente circostante:
Starlight: “Oh, incredibile. Posso volare una trentina di metri lontano dai miei problemi.”
Butcher: “E prosciugare la rete elettrica allo stesso tempo. Cosa direbbe Greta?”
In un altro episodio, la supervillain (forse) Sister Sage, la persona più intelligente del mondo, dice che potrebbe “curare il cancro, invertire il riscaldamento globale, ma a che scopo? Gli esseri umani sono animali.” Evidentemente, è più tipa da piante.
👉Hai incontrato film, serie TV, romanzi, canzoni che fanno riferimenti gustosi a clima e ambiente? Segnalameli e ne parliamo nei prossimi episodi!
Ciao, io sono Mattia Iannantuoni e questa è la fine di Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale.
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Alla prossima settimana!
Mattia
Anche Boris è una serie che parla di cambiamento climatico, tant'è che ha fatto danni ad ogni puntata.
Ci sarà una 2a stagione? Speriamo di no!