Una COP al Sole (parte 1)
Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale, verso uno dei due appuntamenti più importanti dell'anno
Una multinazionale che fa greenwashing è come un uomo che uccide la propria compagna perché la ama troppo.
Perciò la notizia che Coca-cola sarà uno degli sponsor della COP27 risulta davvero di cattivo gusto. Cristiano Ronaldo sta già pianificando di girare per i padiglioni in cui si terranno i negoziati per sostituire la bibita con acqua di ghiacciaio sciolto.
La COP27 è la maxi riunione condominiale in cui ogni anno i rappresentanti di tutto il pianeta (lato sapiens) cercano di decidere come affrontare quel grosso problema che è la crisi climatica, e se avanza tempo anche quella brutta abitudine della signora Bollini del quinto piano di scrollare la tovaglia sui balconi sottostanti. Quest’anno la COP si terrà a Sharm el-Sheikh in Egitto, una scelta molto pragmatica: i delegati dei vari Paesi alloggeranno nello stesso villaggio turistico, dove potranno focalizzarsi totalmente sui negoziati e fare i giochi con gli animatori all’ora dell’aperitivo.
Coca-cola come sponsor dell’evento è una chiara provocazione ai gruppi ambientalisti, perché è la bevanda per eccellenza dei combustibili fossili. Tutti sanno infatti che le rinnovabili vogliono il tè alla pesca! Il nucleare ha il succo di frutta, ma è all’ananas quindi non piace a tutti.
L’imbarazzo sarà il vero sponsor della COP di quest’anno, alla quale arriviamo dopo mesi molto complicati sia a livello climatico che geopolitico. Vi immaginate sedervi allo stesso tavolo del Pakistan e negoziare i fondi mancanti per permettere ai Paesi più poveri di affrontare l’emergenza climatica? Già vedo gli altri delegati che stendono il collo fissando dettagli sul soffitto o sul pavimento, chi cerca una penna nello zaino, chi abbozza una telefonata, altri ancora che semplicemente si schiacciano contro il muro e fingono di essere dei ficus. Tutto pur di non buttare l’occhio alla grande chiazza d’acqua che si allarga sotto la sedia degli inviati pakistani, i cui vestiti sono ancora bagnati dalla peggiore inondazione mai vista nel Paese – se non ve la ricordate, è perché in quelle settimane i giornali erano giustamente presi a raccontare i record di Berlusconi su TikTok.
Imbarazzo, sì. Pensate a un partecipante della COP27 che in mensa si mette sul vassoio un’insalata russa, ma in fila dietro di lui c’è la delegazione ucraina. Pensate a cinesi e americani costretti a condividere la stessa lampada da lavoro made in Taiwan. Pensate a un inviato europeo che esce per fumare una sigaretta e chiede ad un collega russo se ha da accendere, ma quello tira fuori una mezza dozzina di Zippo e dice:
“Mi dispiace cuapo, non fuomo.”
La COP26 a Glasgow aveva raccolto una grandissima partecipazione pubblica, con fiumane di attivisti per le strade. Ma in Egitto manifestare è molto più complicato. Alcune organizzazioni non profit egiziane non hanno ricevuto il permesso di partecipare come osservatori, mentre diverse attiviste e attivisti denunciano intimidazioni, minacce e attacchi da parte dello Stato. Alcune storie sono terribili: ho sentito di agenti segreti egiziani infiltrati nella sede del movimento plastic-free del Cairo per gettare bicchierini compostabili nella plastica invece che nell’umido. Atroce.
Il presidente al-Sisi, al potere dal 2014, ha minato le possibilità delle ONG di operare nel Paese, che oltre ai grossi problemi di diritti sociali ha enormi problemi ambientali. Il Nilo, che procura il 95% dell’acqua utilizzata dagli egiziani, è terribilmente inquinato. Metà dei suoi pesci sono immangiabili, l’altra metà è troppo cotta. Le sue acque trasportano tanta plastica da costruirci una piramide, come stanno provando a fare alcuni gruppi ambientalisti che però ancora non sanno se chiuderla senza faraone o aspettare che passi un cadavere. Il corso del fiume sta diventando estremamente variabile a causa della crisi climatica, e questo porterà periodicamente ad alluvioni e siccità. Eppure, il governo di al-Sisi guarda al lato positivo: se il Nilo scorrerà altrove, sarà meno probabile che spunti fuori un altro Mosè nella cesta. Ancora non ci dormono la notte per come finisce Il Principe d’Egitto.
C’è chi dice che la presenza alla COP27 di osservatori, esperti e attivisti internazionali al seguito dei Paesi partecipanti accenderà i riflettori sulla situazione in Egitto. Magari ciò darà occasione alle organizzazioni locali di esprimersi con più audacia. Però cosa succederà una volta che gli stranieri se ne saranno andati? È prevedibile che comunque nelle due settimane di evento le autorità egiziane continueranno a lanciare mute minacce agli attivisti, come il tuo partner quando ti sfugge quel qualcosa di troppo mentre siete con gli amici. Il labiale è inequivocabile: “A casa facciamo i conti.”
A Glasgow c’era stata tutta un’altra atmosfera e tutto un altro Regno Unito. La COP26 si era chiusa con le lacrime di Alok Sharma, il presidente di quella Conferenza che si scusava per non essere riuscito a fare di più. A questo giro troviamo il nuovo Re Carlo rinchiuso in cameretta dalla nuova premier Truss che non ha ancora chiarito se parteciperà o meno, ma sicuramente manderà il fido Jacob Rees-Mogg, noto per amare il fossile come nemmeno il cane di un archeologo. La Truss è quella che bolla ecologia e ambientalismo come “coalizione anti-crescita”, nome rubato ad un gruppo di estetisti anarchici famosi per condurre azioni di guerrilla depilation.
Se un anno fa Sharma piangeva composto, in queste settimane è una valle di lacrime. Addirittura l’Egitto si è fatto sentire, chiedendo alla Truss di non fare passi indietro sui propri impegni climatici: “Anche perché il passo dell’egizio l’abbiamo inventato noi.” Il Regno Unito più che un ballerino a me sembra il corridore di una staffetta che invece di passare con cura il testimone al compagno, lo scagliar il più forte possibile contro il terzo anello dello stadio.
La verità è che nemmeno da un punto di vista economico è semplice andare alla Conferenza. Molti osservatori stanno rinunciando a trovare un alloggio a Sharm el-Sheikh a causa di una speculazione impazzita. Un abitante del luogo ha detto: “Non si vedevano prezzi così alti in città dal diciottesimo di Cleopatra!” Alcune stanze costano così tanto, ma così tanto che è quasi quello che spende un fuorisede a Milano.
Torniamo allo stupido concetto di amare troppo. Da bambino rimasi stupito che I love you in inglese venisse usato indiscriminatamente per indicare il voler bene e l’amare amare. Dicevo: “Ma com’è che nei film e nelle serie si scrivono I love you tra amici e parenti? Saranno mica quella gente lì, sai, quella un po’ chiacchierata, che tra le mura domestiche chissà cosa combina?” È una scelta forte quella che fa una cultura quando unifica in una sola parola due sfumature differenti di quel grande arcobaleno che è l’amore. Ma il punto dell’amare amare e del voler bene è in fondo lo stesso: affrontare il mondo insieme. In un anno che ci ha mostrato le nocche dure di un clima abbruttito da tutto il fumo che gli abbiamo sbuffato in faccia, che ci ha presentato un conto fatto di disastri catastrofici, dalla siccità e gli incendi in Europa alle inondazioni in Asia, Africa e Australia, fino agli uragani nelle Americhe, solo l’unità può proteggerci. Guterres l’ha detto bene: “L’unica soluzione è una decisiva azione in solidarietà. La COP27 è il luogo in cui tutti i Paesi mostrano di essere in questa lotta ed esserci insieme.” L’appuntamento si appresta ad essere come quei pranzi di Natale nelle famiglie che seppur si odiano, restano unite. Speriamo solo di ricordarci che il vero nemico è la crisi climatica e non il cugino seduto di fronte.
Via con la rassegna di notizie lievemente riadattate.
📰 Breaking le news
Greta Thunberg sul nucleare in Germania: "Errore spegnere le centrali già attive per affidarsi al carbone" (Repubblica). Il partito ambientalista tedesco ammette lo sbaglio: “È che con tutti ‘sti telecomandi…”
Allarme Onu sul clima: tra 14 anni sciare a Cortina potrebbe diventare impossibile (SkyTG24). Disperati i contadini alluvionati del Pakistan.
Report WWF: dal 1970 anni abbiamo perso il 69% della fauna selvatica (Icona Clima). In vista della COP15 sulla biodiversità, tutti i Paesi sono gentilmente invitati a cercare bene in cantina.
Rapporto Asvis 2022, l’Italia è in ritardo per gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Lifegate). L’annuncio in occasione del Festival Asvis dove Trenitalia ha presentato un Frecciarossa decorato con i 17 obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Coincidenza? Se sì, l’abbiamo persa.
Il clima che cambia spinge scimmie e primati a scendere dagli alberi (Repubblica). Si sospetta per venire a menarci.
Nuova specie di insetto dedicata a Novak Djokovic: il duvalius djokovici è privo di occhi (Fanpage). O almeno finge di non vedere i dati dei contagi.
Nuova Zelanda: "Stop a flatulenze", governo propone tassa sulle mucche: "Producono troppo gas serra" (RaiNews). Gli agricoltori preoccupati chiedono se la tassa sarà applicata anche a quelle elettriche.
In Australia un piano per salvare 110 specie animali in via d’estinzione (Lifegate). Consiste in costruire una grossa barca su cui mettere una coppia di ciascuna di esse, per poi aspettare la pioggia.
Parigi vuole rendere balneabile la Senna (IlPost). Pivelli! I navigli di Milano sono addirittura ciclabili, a giudicare da quante bici ritroviamo dentro.
In Nuova Zelanda muoiono le balene: 500 spiaggiate in pochi giorni (AGI). Si indaga la pista della setta suicida.
Consumo di suolo in Italia ai massimi da 10 anni (Icona Clima). Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale. Con aumento dei cantieri si aggravano le alluvioni, ma si accontentano i pensionati.
Attivisti di Extinction Rebellion si attaccano ad un Picasso (Open). L’azione, prima tipica di Ultima Generazione, è ora emulata da altri gruppi ambientalisti. Per non essere da meno, giovedì prossimo mi incollerò a Sgarbi.
Attivisti di Just Stop Oil lanciano zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh (Today). Dopo Sgarbi mi troverete da Cannavacciuolo.
Per elaborare il lutto della natura che scompare, aumentano i funerali dei ghiacciai (TheGuardian). Molti optano per la cremazione.
Zac Efron dice addio alla dieta vegana, ora mangia fegato e cipolle (Il Fatto Quotidiano). Per compensare le emissioni della sua nuova dieta e affrontarla con più comodità, andrà a fare il gondoliere a Venezia.
Moria di salmoni in Canada: in un video 65mila pesci morti in un solo corso d'acqua a causa della siccità (Ohga!). Per evitare che siano morti inutili, apre il primo ristorante all-you-can-eat-please!
Scienziati scoprono una nuova balena, ma temono vada subito estinta (The Washington Post). Anche in biologia occhio non vede, cuore non duole.
Sudata fredda:
L’organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO) trova un accordo per raggiungere la neutralità climatica al 2050 (BBC). Ma il piano delude gli ambientalisti perché poco ambizioso. Dopo quella brutta storia col Sole, ICAO vuole evidentemente volare più basso.
⚠️ Allarme orso
L’orso 747 è il vincitore della Fat Bear Week 2022, un concorso che premia ogni anno l’orso più ciccione del Sud dell’Alaska (body positivity livelli estremi). Un contest talmente sentito da essere soggetto a brogli: 747 era stato inizialmente battuto dal contendente 435 in semi-finale. Si è scoperto però che novemila dei voti ricevuti da 435 erano stati generati da un bot. Morale: parliamo del pessimo stato di salute della biodiversità, ma pure la democrazia non se la passa niente bene. Anche per gli orsi.
Da questa settimana Ride verde chi ride ultimo ospiterà una rubrica di oroscopo. Lo dico subito, io non ci credo all’oroscopo. Solo i creduloni pensano che le stelle anticipino il futuro, come dice sempre la maga che mi legge la mano ogni martedì.
🔮 L’Oroscopo Climatico
Questa è la settimana climatica del Capricorno.
Da quando il vostro partner vi ha dichiarato guerra, siete in risparmio energetico. L’autunno che avanza porta i primi sprazzi di freddo e rimpiangete il fatto che nei mesi estivi, quando il Sole era ancora in Marte, non avete fatto il cappotto col 110%. Ma non è questo il momento di sbottonarvi! Novità importanti sul lavoro aumenteranno la vostra efficienza di almeno due classi.
Questo era Ride verde chi ride ultimo!
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Mattia