C'era una volta Hollywood
Ride verde chi ride ultimo - La California brucia, Trump vuole invadere il mondo, Salvini spaventa chi beve
Eccoci, 2025! ✨ Come va? Cosa avete fatto, durante le vacanze?
Io ho guardato la seconda stagione di Squid Game, la serie in cui 456 persone disperate giocano a una serie di sfide mortali per accaparrarsi un premio in denaro. I sette nuovi episodi ruotano tutti intorno a un conflitto metaforicamente molto attuale: un dibattito tra due fazioni per decidere se andare avanti nel gioco al massacro, sapendo che molti periranno e pochissimi si porteranno a casa tanti soldi, o fermare lo status quo, collaborare e salvarsi la pelle. Praticamente, è la stessa trama di COP29. Ma in coreano e con gente che finisce ammazzata male.
L'ONU prenda appunti.
Lo dico subito: se il 2024 è stato ufficialmente il primo anno oltre il +1,5°C di temperature medie globali, il 2025 sarà altrettanto difficile per gli inquilini del pianeta Terra. Ma ci sono tante cose che potrebbero risollevarci! Tipo che l’amministratore ha promesso di installare le rastrelliere per le bici.
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📰 BREAKING le NEWS🌍
1. A Los Angeles brucia perfino Hollywood
Sarà probabilmente tra i roghi più devastanti della storia della California e il più costoso di quella statunitense: 10 vittime accertate al momento, 180.000 persone in fuga, 9.000 edifici coinvolti, 57 miliardi $ di danni stimati, certo che gli americani sanno fare le cose in grande, eh! Video di case rase al suolo, muri di fumo e schegge di fuoco riempiono boulevard e social media, ma sembrano uscite dritte dritte dal set di un grande blockbuster, tanto che persino i critici cinematografici stanno provando ad aiutare i pompieri con gelide recensioni del tipo:
“Immagini d’effetto, okay, ma non erano meglio in CGI? 2 stelle su 5”
Mentre gli Academy Awards e le altre premiazioni del periodo sono state posticipate, centinaia di star come Anthony Hopkins, Billy Crystal e Demi Moore hanno dovuto fare i bagagli e chiamare gli stuntmen per le scene di evacuazione. Paris Hilton, in lacrime, è dovuta tornare a stare in hotel dai genitori.
Perché sta succedendo? Qualsiasi sia stata la prima scintilla, la responsabilità della creazione delle condizioni in cui si sta scatenando questo inferno è umana. Nel più ricco degli States, la stagione delle piogge è stata più corta e asciutta del normale e la stagione secca prolungata da un calore estivo estremo, entrambe conseguenze di calze della Befana piene di carbone, gas e petrolio. Venti insolitamente forti hanno alimentato le fiamme e ostacolato l’azione dei vigili del fuoco, soprattutto di quelli coi capelli lunghi. Durante gli interventi, inoltre, si stanno trovando costantemente a corto di acqua, visto che in California questa risorsa è strutturalmente prosciugata dai campi e dalle borracce dei guru dello yoga.
Uno direbbe quasi che è la natura che si vendica, e forse questo sarà il tema dell’anno. Tra i colpiti di questo evento estremo ci sono proprio coloro il cui stile di vita e di business incide di più sul problema: emblematica l’immagine del McDonald’s che brucia, come se il fuoco che divora l’Amazzonia per sostenere i ritmi del fast food (carnivoro e capitalista) Made in USA si fosse concesso una visitina per venire a provare quei famosi Crispy McBacon di cui tutti gli allevatori continuano a parlare. Similmente, pochi giorni fa sul Guardian leggevo come 12 dei 15 principali porti petroliferi mondiali saranno sommersi dall’imminente innalzamento del livello del mare: l’industria del fossile che si dà le palate di extra-profitti sui piedi da sola.
2. Gli effetti di Trump II si fanno già sentire
Mancano pochi giorni al suo insediamento ufficiale e The Donald ha minacciato di prendersi il canale di Panama con la forza, annettere il Canada, rinominare il Golfo del Messico in “Gulf of America” e comprare la Groenlandia per renderla great again. Pare che l’idea sia nata alla festa di Capodanno a Mar-a-Lago, quando Elon Musk si è presentato con il Risiko, Monopoly, una copia del Mein Kampf e due bottiglie di limoncello fatto in casa. A parte la megalomania (MAGAlomania?) del pel di carota più potente del globo da quando Rita Pavone impazzava nelle radio con Il ballo del mattone, la grande isola bianca è in effetti un asset che fa gola con il progredire del surriscaldamento globale: la sua posizione in mezzo ad acque del circolo polare artico che ghiacciano sempre meno è strategica per le nuove rotte del commercio marittimo; il suo sottosuolo è ricco di materie prime come cobalto, rame e nichel, fondamentali nei settori dell’auto elettrica, delle batterie e delle tecnologie pulite su cui gli USA proveranno a fare battaglia alla Cina. Ma il governo danese ha messo le mani avanti e affermato categoricamente che la Groenlandia non è in vendita. Presto però sarà disponibile su AirBnB per affitti brevi.
Intanto, la corte di Trump II si sta rimpolpando di ricchi nemici del pianeta. Dopo le allusioni dei Repubblicani a controlli antitrust per chi ha in atto piani di riduzione degli investimenti nel settore fossile, le grandi banche stanno ritrattando i loro impegni sul clima. Goldman Sachs è la più recente ad abbandonare la Net-Zero Banking Alliance, dopo Wells Fargo, Citi, Morgan Stanley, e delle big 6 statunitensi resta dentro solo JPMorgan, come già era successo nel gruppo WhatsApp del calcetto. Mark Zuckerberg ha deciso di mandare una richiesta d’amicizia al POTUS e in segno di buona malafede ha tagliato da Facebook, Instagram e Threads il sistema di fact-checking che teoricamente impediva la diffusione di disinformazione, anche climatica, sulle piattaforme di Meta, così utile alla politica trumpiana (-esca? -isca? -losca, di sicuro). Nei prossimi mesi, se un chiunque scriverà che l’acqua è asciutta e le temperature non stanno aumentando, starà a noi altri utenti l’onere di smentirlo e difenderci contestualmente dalle accuse di essere fascisti censori, oltre che pessimi baristi.
🍷Si Salvini chi può!🚓
Se c’è una persona che sicuramente starebbe bene senza fact-checking, quella è il ministro Matteo Salvini. La recente bagarre sui dati dei presunti (e smentiti) risultati ottenuti dal suo nuovo codice della strada gli ha già fatto guadagnare un posto nel folklore delle feste, tipo Babbo Natale, la Befana, il Bue e l’Asinello, il quale l’ha presa peggio di tutti: “Non è che mo’ questo mi sostituisce?”
In realtà, l’unico vero risultato della sua manovra finora è stata la diffusione della paura del tasso alcolemico. Di zio in nipote, di cugina in fratello, parole di menagramiche allerte e profetiche sanzioni hanno serpeggiato tra gli spumanti e i vinelli da festa, tra i chiari e gli scuri delle lucine intermittenti degli alberi di Natale, e nelle orecchie di tutti si sono insinuati echi di pazzia che facevano “ti ritirano la patente...patente...”, “ti mettono al gabbio...abbio...”, “sarai crocifisso prima del Giubileo...eo...”. A casa mia alla Vigilia si respirava una nevrotica atmosfera da Rivoluzione Francese: non appena allungavo la mano verso un bicchiere di vino, ecco subito quella di mia nonna che, ghigliottina di robespierriana memoria, mi disarmava all’urlo di “Liberté, Vigilé, Seguidinonberé!”. Quando ho provato a ricordarle che mi ero mosso coi mezzi e che non ho la macchina dal 2021, ha ordinato ai miei cugini di rinchiudermi nella Bastiglia in attesa di un sommario processo del popolo. Per nutrirmi provavo a chiedere a mia sorella di passarmi del pane da sotto la porta, e quando è finito ho implorato:
“Che mi si diano brioche, allora!”
Ora, le ipotesi sulle punizioni a chi viene trovato con una goccia di alcol in corpo hanno assunto lo status di iperbole draconiane e ci hanno contagiato tutti. Che di questi tempi solitamente gira l’influenza, ma anche lei ha troppa paura di mettersi al volante dopo mangiato. Dove c’è paura, c’è confusione e ormai si parla caoticamente del calo a picco delle vendite degli alcolici, di ragazzi sanzionati nonostante fossero a piedi, dello stesso Salvini che prende le distanze da se stesso dicendo di non avere cambiato nulla, in fondo! Ma forse ha solo paura di scoprirsi ubriaco al volante di un ministero. E allora a noi resta da chiederci: com’è che gli unici che non sembrano farsi problemi, alla guida, sono le forze dell’ordine?
🎲 Sosteniquiz!
Durante le vacanze è morto l’ex presidente USA Jimmy Carter — gliel’abbiamo tirata noi in occasione del compimento dei suoi 100 anni, quando ho raccontato dei primissimi pannelli solari che aveva voluto installare sul tetto della Casa Bianca nel 1979? Forse, sì. Ma ci torna comodo comodo per il quiz della settimana:
💭 La soluzione nella prossima puntata, non mancate!
🍿 Un pop di clima qua?
Nelle prime puntate di questa ennesima edizione di MasterChef, l’ospite d’onore è stata Chiara Pavan, cheffe stellata Michelin e stella verde, che da anni porta avanti una profonda ricerca culinaria sulle specie aliene invasive della laguna e sugli sprechi alimentari (ho avuto la fortunissima di mangiare nel suo Venissa, è un’esperienza unica). Nel corso di una prova esterna ha addirittura provato a fare riflettere i concorrenti sugli impatti del cibo su ecosistemi e clima. Anche se a me, quest’anno, sembrano tutti scarsoni.
👉E tu hai film, serie TV, romanzi, canzoni che fanno riferimenti gustosi a clima e ambiente? Segnalameli e li proporrò nella prossima puntata!
Ciao, io sono Mattia Iannantuoni e questa è la fine di Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale.
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Alla prossima settimana!
Mattia