Puntata speciale per un grazie speciale
Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale, va in vacanza.
Ciao! 👋 Questa è un’uscita anomala come il caldo di queste settimane, un messaggio più che un episodio vero e proprio, perché in questi giorni Ride verde chi ride ultimo ha compiuto 1 anno 🎉🎉🎉 e si prende una doverosa vacanza.
E allora voglio solo dire grazie.
A tutte e tutti noi che ogni settimana ci troviamo qui a ridacchiare della più grande sfida dei nostri tempi: i testi lunghi con poche immagini.
Dal fatto che questo numero esca di domenica 23 luglio, per di più al pomeriggio, e non a un anno esatto dalla prima pubblicazione (era il 21 luglio 2022 e parlavamo della fastidiosissima Azzurra, tu c’eri già?) noterete che io, coi compleanni, non sono per nulla bravo. Tendo a sminuirne l’importanza e non so davvero come festeggiarli. Mi imbarazzano gli auguri. Mi viene sempre il dubbio sul nome del festeggiato quando canto “Tanti auguri a te!” e finisco per mormorare “O-svaal-do…” o “Fa-bi-ola” tutte le volte, a prescindere dal festeggiato. E i regali preferisco siano scartati in solitudine per nascondere le eventuali delusioni reciproche. Anche perché quando sono io a farli, fanno sempre cagare: in settimana anche mia sorella ha compiuto gli anni, ne ha fatti 18 e io le ho regalato una Barbie.
“Mattia, ormai sono maggiorenne…”
“Eh ma le action figure di Oppenheimer erano finite.”
In questo anno insieme abbiamo parlato e scherzato davvero di tutto: di siccità, di politica, di scienza del clima, dei MeControTe, di complottismi, di battaglie culturali, di calcio, di cibo, di città, di animali, di Signore degli Anelli, di truffe e moda, di CO2 e mobilità urbana, di attivismo e dei Simpson, e poi per forza che ai funerali non ci invitano più. Spero davvero di essere riuscito a fare ciò che mi ero ripromesso di fare in quel luglio 2022, ossia di rendere la conversazione su clima, ambiente e sostenibilità un appuntamento costante, divertente, interessante, magari addirittura atteso. Soprattutto, facile da digerire. Il trucco, curiosamente, stava nel togliere l’anima verde dagli spicchi.
Settimana per settimana, filtrare tramite il raggio ironizzante dei meccanismi di difesa del mio cervello gli approfondimenti e l’attualità della crisi climatica e ambientale mi ha aiutato a mettere il punto su cosa stiamo vivendo, cosa possiamo fare, cosa dobbiamo fare. L’ho fatto per me e con voi. E vedere il vostro supporto a questo sforzo, e la vostra crescita come lettrici e lettori, e chissà prima o poi come amiche e amici, mi ha fatto stare davvero molto bene. Oggi siete nella top 3 delle cose che preferisco. Appena sotto la pasta, ma di gran lunga sopra i grattini alla testa con quel coso che vendono gli ambulanti in strada.
Di nuovo, grazie!
Ora, ho un annuncio da fare. Da giovedì - non questo, l'altro - sono entrato a far parte della redazione di Ohga, una testata che parla di salute e ambiente e che ha avuto la malaugurata idea di accogliermi come creatore di contenuti in house. Si vede che la testata era sul naso. Dunque nei mesi a venire troverete le mie storie sui loro canali, da Instagram a TikTok, da YouTube all’Esselunga di via Losanna, che è comoda perché attaccata all’ufficio. Chissà che forse anche questa newsletter si sposterà da loro? Non lo so, non lo sappiamo, se lo sapete voi fatemelo sapere. Intanto, per sicurezza, ho fatto la Fidaty.
Quanto abbia influito sulla mia scelta di iniziare questa collaborazione il fatto che ora potrò accedere ogni giorno a uno spazio con aria condizionata invece che stare in casa a sudare via tutta la mia lucidità mentale? Impossibile a dirsi senza uno studio di attribuzione. Ma è certo che un po’ per assestarmi con i nuovi progetti, un po’ per affrontare questa italianissima iper-estate, Ride verde chi ride ultimo si prende ufficialmente una doverosa vacanza. E sì, lo so che ero già in pausa da sabato scorso. Ma sapete quei milanesi che dicono:
“Figa, dopo ‘sta vacanza mi serve almeno un’altra vacanza, vero o no?”
Ebbene, quest’anno punto all’Ambrogino d’oro.
So che quest’estate ha già lanciato diversi tormentoni, come “ha sempre fatto caldo a luglio”, “basta con questi allarmismi” e la moda di non indossare il reggiseno. Ne parlerò nelle prossime settimane nei miei contenuti e poi torneremo a parlarne tra queste righe. Quello che posso dirvi adesso, per salutarvi, è di stare in campana. Sono tutti tentativi per minimizzare l’urgenza dell’azione climatica. Non cascateci. Ascoltate la scienza, proteggetevi dal caldo, rimanete partecipi della conversazione pubblica. E quando entrate in metro, attente a non bucarvi le magliette per l’aria condizionata.

Questo era Ride verde chi ride ultimo!
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Insomma, ci vediamo presto!
Mattia
Grande Mat! Auguri e complimenti per tutto 😄