Se per caso cadesse il mondo
Ride verde chi ride ultimo - Hai già preparato il tuo kit di sopravvivenza?
Se l’apocalisse è alle porte, la domanda è solo una: meglio zaino, trolley o un pratico marsupio?
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📰 BREAKING le NEWS🌍
Le emissioni di gas serra italiane sono diminuite (ISPRA) Con gli stipendi medi, da queste parti, non ci possiamo permettere più nemmeno quelle.
L’innalzamento del livello dei mari è più rapido del previsto (LifeGate). La vittoria finale dei balneari: le spiagge non finiranno mai in mano a nessun altro.
La Corea del Sud non è mai bruciata tanto quanto con gli ultimi incendi (Euronews). Se hai assaggiato i loro noodle super spicy, puoi capire la gravità della cosa.
SUDATA FREDDA:
Venezia a rischio inondazioni estreme entro il 2150 (Green&Blue). Troppo presto per adattare la città, troppo tardi per guastare le nozze di Bezos.
🎒Modalità sopravvivenza
Per chi non avesse visto il video della Commissione Europea sul kit di sopravvivenza da avere pronto in caso di estrema emergenza, il riassunto è: cerca di avere una borsa come quella di Hermione Granger, cioè piccola ma capace di contenere il Tutto.
Dalla sua borsetta, la commissaria alla Preparazione e alla gestione delle crisi, Hadja Lahbib tira fuori occhiali da vista, documenti sigillati, una torcia, una scatola di fiammiferi grossi come fiaccole olimpiche, un accendino, una bottiglia di plastica da mezzo litro frizzante con cui però annaffia un bonsai, tre o quattro blister vuoti di medicinali, due barrette proteiche e una scatola di quello che pare cibo per gatti, un power bank, un mazzo di carte per ingannare la noia e un po’ di denaro contante. Perché “cash is king” durante una crisi, dice lei, e scommetto che non sarà in pieno disastro ambientale, invasione nemica o cyberattacco che il POS del barista sotto casa tornerà magicamente a funzionare. Tra risate e papere, la commissaria tira fuori anche uno swiss army knife, il coltello multi-uso in dotazione all’esercito svizzero, a riprova del fatto che l’UE non è pronta a difendersi da sola. Dopo essere riuscita a fatica ad estrarne la lama, mima il gesto di Zorro a mezz’aria. Perché a quanto pare, di questi tempi, dovremmo aspettarci pure un attacco da parte del sergente Garcia.
Ok, il video è uscito così e così. Tuttavia, la cultura della prevenzione è quel tipo di buon senso che salva vite in un pianeta che cambia. Sapendo cosa fare in caso di allarme meteo, evitiamo di rimanere intrappolati nelle alluvioni. Adoperando accortezze anti-caldo, abbiamo più probabilità di non rimanerci secchi (letteralmente) durante le ondate di calore. Imparando gli orari dei vicini, evitiamo di doverli incrociare sul pianerottolo e fermarci a parlare. Bisogna essere realisti e saggi, insomma. Per questo motivo, spiegare alla cittadinanza come sopravvivere in caso di estrema emergenza sta diventando un’urgenza per molti governi. Soprattutto quelli del terzo piano, che portano fuori il cane alle 06:30, alle 13:30 e poi alle 20:00.
La Commissione Europea non è la prima istituzione ad affrontare il percorso di educazione al rischio. A dicembre, tra la difficile stagione autunnale degli uragani e l’arrivo dell’era Trump, il New York Times pubblicava la guida per una borsa d’emergenza del tutto simile a quello della Commissione Europea. La scorsa settimana, il governo francese ha annunciato l’imminente invio di un opuscolo preparatorio ai suoi cittadini, sul modello già seguito da Svezia e Norvegia. Modalità comunicative diverse, ma messaggio comune: se per caso cadesse il mondo, afferra il bagaglio e stringi i denti, almeno per le prime 72 ore. Poi? Poi boh, o si risolve da sola o si salvi chi ha lo zaino più capiente.
C’è chi non è così ottimista e preferisce aspettarsi scenari più grami e più duraturi, e dunque si sta già costruendo bunker, stipando provviste, esercitando ad affrontare eventi estremi come fossero gli zombie di The Walking Dead e The Last of Us. Anche se non mi è chiaro come si faccia a colpire in testa il cambiamento climatico. Si chiamano climate preppers e oggi li bolliamo come psicopatici paranoici, ma un domani a chi credete che andremo a bussare alla porta, per eliminarli e rubare loro tutte le scorte?
👉E voi cosa mettereste nel vostro kit di sopravvivenza?
🎲 Sosteniquiz!
La domanda della scorsa puntata era: “Diverse città in Francia e Belgio stanno regalando galline ai propri residenti. Perché?”
Risposta giusta: “Per combattere il food waste”
L’idea di regalare galline ai residenti per aiutarli a smaltire il cibo non consumato è venuta attorno a Pasqua del 2015 all’allora sindaco di Colmar. Leggenda vuole che le colombe fossero finite e non voleva presentarsi a mani vuote. L’iniziativa si basa su un’idea di economia circolare interessante: con una gallina in casa si trasformano gli scarti della tavola in mangime, e in cambio si ottengono uova fresche. Anche perché la gallina per natura si mangia qualsiasi cosa e non fa storie, motivo per cui è più facile trovarne una seduta a tavola la domenica a casa di mia nonna che mia sorella vegana. Questo schema è piaciuto talmente tanto che è ancora attivo dieci anni dopo, si è esteso su più residenti e ha contagiato altre città tra Francia e Belgio. Soprattutto quelle in cui le università offrono borse di studio ai polli più meritevoli.
👏 Il 43% di voi ha indovinato!
💭 Nella prossima puntata una nuova domanda, non mancate!
🍿 Un pop di clima qua?
Visto che il trend della settimana è stato il nuovo potere di ChatGPT di trasformare le foto in capolavori nello stile di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli, ha senso menzionare finalmente il maestro dell’animazione giapponese in questa rubrica. Se avete visto La città incantata, Il mio vicino Totoro, Nausicaä della Valle del vento o Principessa Mononoke saprete già quanto presente sia l’ambiente in tutta la sua filmografia. Ammetto che anche io ho provato a ghiblizzare una mia foto, ma le regole sono già cambiate e nella versione free, ChatGPT dichiara di non poterlo fare per rispetto delle sue stesse policy. Le ho chiesto allora di darmi qualcosa da potere usare nella puntata di oggi. Mi ha risposto:
“Qual è il film più inquinante dello Studio Ghibli? Principessa Mono-uso”
Ora capisco perché Miyazaki odia l’AI.
👉E tu hai film, serie TV, romanzi, canzoni, artisti che fanno riferimenti gustosi a clima e ambiente? Segnalameli e li proporrò nella prossima puntata!
Ciao, io sono Mattia Iannantuoni e questa è la fine di Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale.
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