Siamo proprio dei coyote
Ride verde chi ride ultimo – L’esplosione a Calenzano, la Terra sempre più arida e troppa Arabia Saudita
La settimana scorsa vi ho detto del nuovo piano climatico urbano della città di Parigi, intenzionata a piantare alberi al posto di 60.000 posti auto. La capitale francese è sempre più città ideale, tra verde urbano, oasi anti-ondate di calore, ciclabili spalmate come burro sulle lumache, e tasse ai SUV. E forse per questo non riesco a farmi passare la voglia di andare a visitare Parigi e spargere spazzatura per le strade.
Così, per riequilibrare il cosmo.
Resistendo ai pensieri intrusivi, iniziamo subito questa penultima puntata del 2024!❤️ Ah, se ti piace questa newsletter, se ti piaccio io (anche tu mi piaci!), perché non pigi sul cuoricino in fondo alla mail? Grazie!
📰 BREAKING le NEWS 🌍
1. C'è stata una devastante esplosione al deposito ENI di Calenzano, vicino Firenze
Una fortissima onda d’urto ha sconquassato gli edifici dell’area, mentre la colonna nera si alzava tra i tetti e la gente in tutta Firenze urlava: “Bada come la fuma!” L’esplosione sembra essere stata causata durante le operazioni di caricamento di un’autocisterna. Ci sono state 5 vittime tra i lavoratori, ormai tradizione più italiana del Festival di Sanremo, e alcuni feriti gravi di cui si attende di conoscere le sorti. Per tre giorni ne ha risentito il trasporto pubblico dell’area (che non è ancora elettrico), tanto che Salvini starebbe valutando una proposta di legge per avere esplosioni in ogni provincia, almeno una volta a settimana.
Tra tutte le riflessioni che dovremmo fare, io mi sono trovato d’accordo con quella che Giovanni Mori ha proposto nella sua puntata di martedì di News dal pianeta Terra: quanti disastri dovrà ancora causare l’industria del fossile prima che impareremo davvero ad averne paura? Quanti fiumi, laghi e mari intossicati, quanti eventi estremi dovranno causare ENI e sorelle prima che smetteremo di affidare loro il nostro fabbisogno energetico? Cosa ci differenzia, oggi, da Willy il Coyote che salta in aria accendendo un fiammifero nel suo stesso deposito di TNT? Se non la capacità di portare Beep Beep all’estinzione senza nemmeno avere bisogno di catturarlo.
2. Tre quarti delle terre del pianeta sono diventate più aride negli ultimi decenni
Lo mostrano i dati di un rapporto delle Nazioni Unite rilasciato questo lunedì, dal titolo ufficioso Mangiare la polvere non è mai stato così facile. Il rapporto evidenzia come il nostro costante abuso di combustibili fossili e l’emissione di gas inquinanti dell’atmosfera ci stanno destinando a roghi, mancanza d’acqua, raccolti devastati, desertificazione e, peggio ancora, costante sabbia nelle mutande, che ti graffia le cosce quando cammini. Il mondo, proprio in questa prima parte di dicembre, si è ritrovato in una conferenza delle parti dedicata al contrasto alla desertificazione – e desertica è stata la copertura mediatica dell’evento, nonostante la situazione in Sicilia continui a essere difficile (e “arancina” non sia più una prelibatezza di riso ma un diminutivo forzato). COP16 sulla desertificazione è stata ospitata dell’Arabia Saudita, a Riyad, il Paese che più di tutti gli altri fa costantemente fallire le altre COP, come le due recenti sul clima e sulla lotta all’inquinamento da plastica. Non vi dico l’imbarazzo dei delegati, una volta arrivati in casa saudita, convinti di essere ospiti non accetti.
I sauditi hanno fatto finta di niente:
“Ma no, entrate, entrate! Vi diremmo di togliere le scarpe, ma con tutta questa sabbia in giro...”
Un rappresentante del Botswana ha provato a rompere la tensione:
“Ehm, grazie... si potrebbe avere giusto un po’ d’acqua?”
“Mi dispiace, l’abbiamo finita.”
“…”
“Però c’è il petrolio, è fresco! È quello che volevate toglierci a novembre, ricordi?”
È stata una conferenza lunga.
3. Un devastante incendio ha bruciato 1600 ettari attorno a Malibù e colpito 22.000 persone
Si è sviluppato lunedì notte ed è stato chiamato Franklin Fire, che è un ottimo nome anche per un trapper. Ha devastato l’area della città che ospita molte delle più grandi stelle americane, che giurano: “Ok che siamo hot, ma non è colpa nostra!” Secondo gli esperti della UCLA, i cambiamenti del clima hanno creato in quella parte di California le condizioni ideali per la nascita di incendi estremi di questo tipo. Per fronteggiare Franklin sono stati impiegati quasi 1500 pompieri, che al momento hanno contenuto il 32% dell’incendio anche grazie ad aria più umida e venti più leggeri, che hanno reso sicuramente più piacevole la giornata di lavoro.
Tra le storie di numerosi evacuati, ha creato un certo rumore mediatico quella di Dick Van Dyke, storico protagonista di Mary Poppins che ieri ha compiuto 99 anni. Davanti al rogo ha pensato dapprima si trattasse delle candeline, ma quando al terzo tentativo non è riuscito a spegnerle tutte d’un soffio ha preso moglie e animali ed è scappato via. In volo, con un ombrellone. In un post Facebook ha spiegato però di non essere riuscito a trovare il gatto Bobo al momento della fuga. Per fortuna, Bobo si è poi fatto ritrovare a casa al rientro dei padroni, incredibilmente illeso. Sospettosamente illeso, anzi. Attualmente è il principale indiziato dalle autorità come piromane doloso.
4. I mondiali di calcio del 2034 sono stati assegnati all’Arabia Saudita
Dopo aver fatto naufragare, in rapida successione, le COP sul clima e sulla plastica, il petrostato per eccellenza si è assicurato così il triplete. Calciatori, calciatrici e società civile esprimono incredulità per il fatto che la FIFA conceda nuovamente spazio allo sportwashing1. Eppure, bastava spingere a lato razzismo e promozione al gioco d’azzardo per farcelo stare comodo comodo.
Per prepararsi ad ospitare le Nazionali, l’Arabia Saudita obbligherà un esercito di immigrati senza nome né garanzie a lavorare alla costruzione degli 11 nuovi stadi promessi, nonostante le impossibili condizioni climatiche, come già è stato per l’edizione 2022 in Qatar. Diritti umani e impatti ambientali nuovamente ignorati in nome del business che chiamiamo calcio.
“Non è vero che li ignoramo” ha spiegato il Presidente FIFA Gianni Infantino, “è solo che quest’anno il cambio è a favore del riyāl!”
Anche gioco e giocatori saranno colpiti dalle condizioni avverse pericolose, in un mondo sempre più caldo. Figuriamoci in quella landa caldissima che sarà l’Arabia Saudita tra dieci anni. Ci aspetteremo boicottaggi, prese di posizione, calciatori che si sentono male, nuove regole? Una è già stata aggiunta: la cooling break, la pausa per dissetarsi, non durerà più 3 minuti ma ben 3 giorni, nella speranza siano sufficienti a trovare un’ultima goccia d’acqua in mezzo al deserto arabico.
Eh sì, e poi?
La più grande moria di uccelli della storia moderna si è verificata in Alaska (Il Post). Un’ondata di calore marina ha investito il Pacifico e come conseguenza più di metà della popolazione di uria comune dell’Alaska ci ha rimesso le penne. “Magari solo quelle!” piangono gli esemplari rimasti.
La farfalla monarca, minacciata dai cambiamenti del clima e dai pesticidi, potrebbe essere aggiunta alla lista delle specie in via di estinzione negli USA (Kodami). Ciò concederebbe maggiore protezione ai loro habitat, motivo per cui gli ambientalisti stanno studiando il modo di aggiungere alla lista anche gli elettori Democratici.
Due tigri siberiane, salvate quando erano cuccioli e rilasciate in natura a più di 240 km di distanza, si sono incredibilmente riunite (New York Times). Boris, l’esemplare maschio, ha percorso l’enorme distanza pur di ritrovare Svetlaya, la tigre femmina. La forza dell’amore o un semplice debito di gioco?
Il Venezuela sta distruggendo i suoi ecosistemi unici pur di attrarre turismo (Reuters). La minaccia arriva in particolare da infrastrutture stradali e hotel, senza cui i viaggiatori non potrebbero visitare quei luoghi che un tempo avrebbe reso la loro esperienza indimenticabile.
A proposito di viaggi, le temperature anomale di quest’anno hanno ritardato il foliage in Giappone (Repubbica). I turisti che avevano prenotato per assistere allo spettacolo del Sol Levante chiedono risarcimenti al riscaldamento globale, che però si difende: “Non esisto!”
Gli insetti alla Fiera dell’Artigianato di Milano (Small Giants). È la prima volta che alla popolare fiera natalizia appaiono sui banchi, e non solo tra i corridoi.
SUDATA FREDDA:
Mentre in UK aumenta l’insicurezza alimentare a causa degli sconvolgimenti del clima, nel Paese si verificano tre volte più arresti di attivisti che nel resto del mondo (Guardian). È l’entusiasmante risultato della campagna Almeno in prigione si mangia! voluta dal governo.
🎲 Sosteniquiz!
💭 La soluzione nella prossima puntata, non mancate!
🍿 Un pop di clima qua?
Questo brano di Raye, Environmental Anxiety, è un concentrato di ecoansie (appunto) e brutture ambientali. Nota da nerd del clima: in un passaggio viene detto “perdite di petrolio che bruciano le foreste, ghiacci che fondono e gas metano.” Avreste mai detto di sentire “gas metano” in una canzone? Non scontato per nulla. Anche se forse è più semplice di “fornelli a induzione.”
🙏 Ringrazio Clara per avermi suggerito brano e artista, e Un pop di clima qui di questa settimana!
👉E tu hai film, serie TV, romanzi, canzoni che fanno riferimenti gustosi a clima e ambiente? Segnalameli e li inserisco settimana prossima!
Ciao, io sono Mattia Iannantuoni e questa è la fine di Ride verde chi ride ultimo, la rassegna di riflessioni, notizie e pensieri comici sulla crisi climatica e ambientale.
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Alla prossima settimana!
Mattia
Sportwashing è la pratica di rifarsi la reputazione agli occhi del mondo da parte di entità ambigue o compromesse, come appunto uno Stato produttore di petrolio che ospita un torneo, un’azienda inquinante sponsor di una squadra amata, Matteo Renzi che gioca la Partita del Cuore con Elly Schlein.